Piano Regionale dei Rifiuti, un coro di proteste trasversali

Ancora critiche, provenienti da tutti gli schieramenti politici, verso il Piano Regionale dei Rifiuti licenziato pochi giorni fa dalla Regione Lazio del Presidente Polverini. Critiche che si levano soprattutto dagli esponenti politici della Provincia di Frosinone, a cominciare dal Presidente Iannarilli (PDL), che promette il proprio impegno per tutelare «il nostro territorio». Iannarilli esprime "perplessità e preoccupazione per le scelte della Regione Lazio in merito alla delicatissima gestione del trattamento e smaltimento dei rifiuti, che investono la nostra provincia in un modo che non può lasciarci indifferenti», e preannuncia un possibile ricorso alla Corte Europea.
«Il piano dei rifiuti del Lazio che è stato approvato dal Consiglio Regionale prevede due scenari: uno, difficilmente raggiungibile, fissa la raccolta differenziata al 65%; l’altro, più realistico, si chiama “scenario di controllo” e ridefinisce la necessità di impianti di trattamento (ma non ne indica le ubicazioni), stabilendo poi cinque Ato (gli ambiti territoriali) che di fatto corrispondono alle cinque province ad eccezione dei comuni di Anagni e Paliano inseriti nell’Ato di Roma e i comuni di Minturno, Gaeta, Castelforte, Santi Cosma e Damiano e Spigno Saturnia inseriti in quello di Frosinone. Ritengo quindi che si sia profilato un orizzonte decisamente contraddittorio e confusionale. Il Piano rifiuti, di fatto, non localizza nulla, non opera scelte concrete e il sistema degli impianti non è menzionato. Ciò che mi pare ancora più grave è che il Piano è privo di impegni finanziari, e di priorità stabilite. C’è solo una percentuale del 65% da raggiungere sulla raccolta differenziata, con scadenze estremamente ravvicinate: un po’ utopistico considerato che in tutta la regione, attualmente, si viaggia su un’efficienza solo del 16-17%. Valuteremo e studieremo minuziosamente il documento e, se necessario, presenteremo un esposto alla Commissione della Comunità europea per inadempimento della Regione Lazio alle norme e alle prescrizioni comunitarie.

E' dello stesso avviso il consigliere Regionale Anna MariaTedeschi (IDV): "Il Piano approvato non prevede nulla e non sana le anomalie nella nostra Provincia, lasciando aperti tutti i problemi e aggiungendo nuove incertezze. Tanti buoni propositi ma nessun impegno, specie su un serio programma di raccolta differenziata".

Tedeschi dichiara di aver presentato "un’interrogazione a risposta immediata per conoscere il livello complessivo di utilizzo degli impianti di trattamento meccanico biologico presenti ed attivi su Roma Capitale e Provincia di Roma. Prima di pensare a progettare e realizzare nuovi impianti di TMB e’ necessario verificare la capacita’ produttiva e il suo reale utilizzo. Le scarse risorse pubbliche non possono essere sprecate per impianti che non servono. Nemmeno i super Commissari possono permettersi di prendere decisioni che vanno in contrasto con il principio dell’utilizzo efficiente delle risorse pubbliche".

Stesse critiche da parte di Francesco Scalia (PD), che oltre ad attaccare il Piano dei Rifiuti sul progetto di un nuovo centro TMB a Paliano, accusa Iannarilli di non aver fatto quanto possibile prima dell'approvazione, salvo fare fuoco e fiamme adesso quando non c'è più niente da fare per cambiare le cose.

Il Comune di Anagni, con l'appoggio di maggioranza e opposizione, all'unanimità, attacca: "invece di pensare alla bonifica di tutta la Valle del Sacco che attualmente è l’unica azione necessaria per la ripresa dell’area Nord della Provincia, si pensa ad un nuovo impianto TMB in località Castellaccio. Non possiamo permettere che il nostro territorio, già fortemente compromesso negli anni, sia di nuovo coinvolto in progetti che possano aggravarne ulteriormente le condizioni".

Insomma siamo alle solite: la tanto attesa raccolta differenziata è rimandata, di fatto, alle calende greche, salvo i casi sporadici di cittadini e amministrazioni locali che decidano, con tanta buona volontà, di organizzarsi da soli per cercare di migliorare il futuro di tutti.