Sabato 9 Giugno si è svolto a Roma, presso il Tempio di Adriano in Piazza di Pietra, il 9° Concorso "Premio Roma" per i migliori formaggi organizzato da Unioncamere e Azienda Romana Mercati.
Ben 133 le aziende partecipanti: 45 provenienti dal Lazio, 45 dal resto d'Italia, e 43 da diversi paesi europei (Spagna, Portogallo, Irlanda e Danimarca).
Importante affermazione nella categoria "Formaggi vaccini stagionati" della Cooperativa Agricola Ponte di Legno , che, con il suo Nero di Amaseno, ha conquistato per il secondo anno consecutivo il primo posto nella categoria tra le aziende casearie della regione Lazio.
Ma qual è il segreto del successo di questo formaggio? "Abbiamo fatto diversi tentativi: volevamo ottenere dal latte di bufala un formaggio che avesse una propria peculiarità, che fosse, oltre che buono, anche originale", spiega Rocco De Giuli, titolare dell'azienda insieme alla moglie Graziella. "E alla fine siamo riusciti ad ottenere il risultato sperato utilizzando la stessa tecnica di preparazione utilizzata dalle aziende che nella pianura Padana producono il Grana e il Parmigiano Reggiano. In questo modo il Nero di Amaseno può essere consumato con una stagionatura minima di sei mesi, ma anche invecchiato fino a 18-24 mesi, quando assume la tipica consistenza "a grana" tipica del Parmigiano".
Insomma, oltre la mozzarella e la ricotta il latte di bufala si presta anche ad altre preparazioni, e chissà che un giorno non vengano proposti anche altri latticini e formaggi ottenuti dal latte delle bufale capaci di raggiungere l'eccellenza gastronomica.Etichette: Caseificio Ponte di Legno, formaggi di bufala, Nero di Amaseno, Premio Roma, Rocco De Giuli