Risorgenza di Capodacqua, dove si allenano gli Speleo Sub dei Sommozzatori dei Vigili del Fuoco

La Risorgenza di Capodacqua, nelle campagne di Amaseno a pochi passi dal confine con la provincia di Latina, è una grotta carsica cui si accede dalla sorgente dell'omonima località, da sempre famosa tra gli abitanti del luogo per l'abbondanza delle acque. Data la sua particolare conformazione è mèta per le immersioni di esperti speleologi da tutto il Lazio, e conosciuta anche fuori dai confini nazionali.

In questi giorni, come capita da diversi anni, il gruppo Speleo Sub dei Sommozzatori dei Vigili del Fuoco è a Capodacqua, luogo che è un'ottima palestra per l'addestramento di questi specialisti. Noi abbiamo colto l'occasione per fare due chiacchiere e conoscere più da vicino il loro lavoro. L'appuntamento è di buon mattino presso la sorgente: l'automezzo dei Vigili del Fuoco arriva perfettamente puntuale, e facciamo subito conoscenza con i coordinatori della squadra: Dario Duzzi e Danilo Blanda.



"Il nostro lavoro richiede preparazione e molto addestramento, capacità atletiche e un buon equilibrio psichico: ogni minimo errore dettato da imprudenza, distrazione o solo dall'emotività può costare la vita quando ci si trova sott'acqua in una grotta o dentro una nave affondata", spiega Danilo Blanda, "è per questo che per entrare a far parte degli Speleo Sub prendiamo in considerazione candidati, già inquadrati nel Corpo, che abbiano già una certa esperienza ma che siano anche nel pieno delle loro capacità psico-fisiche e motivazionali".



Come ama dire ai suoi allievi, "l'obiettivo principale di ogni immersione è riportare a casa la pelle": il 90% delle energie di ognuno dei suoi uomini deve servire per la propria incolumità, e ognuno deve essere preparato a cavarsela da solo in ogni frangente, per non mettere in pericolo tutti gli altri.
Il nucleo Speleo Sub di Roma è uno dei due in Italia (l'altro è a Vicenza), ed è formato da cinque unità, che presto dovrebbero diventare sette: ogni emergenza sul territorio italiano che riguardi sub dispersi, auto che cadono in acqua, naufragi con dispersi, recupero di cadaveri in fiumi e laghi, è affidata alla professionalità di questi specialisti.



Tra le ultime operazioni portate e termine, lunga e complessa, vi sono le operazioni di soccorso nel naufragio della tristemente celebre nave da crociera "Costa Concordia", che ha impegnato gli uomini per intere settimane in un lavoro massacrante.
"Per noi riuscire a salvare anche una sola vita umana ci ripaga del grande impegno e della fatica del nostro lavoro", interviene Dario Dezzi. Anche se poi il lavoro che compiono è fatto in silenzio, fuori dalle luci della ribalta, per puro spirito di servizio. Così spesso capita che nelle lunghe trasferte in giro per l'Italia a salvare vite umane, le esigenze minime degli Speleo Sub (un pasto decente, o un comodo letto per riposare nelle pause) passino in secondo piano, provocando un pò di delusione tra loro.



Tornando all'addestramento di oggi, l'immersione è durata poco più di un'ora: l'obiettivo principale del lavoro di oggi era risagolare almeno un tratto della caverna di Capodacqua. La risagolatura, per i non addetti ai lavori, consiste nel sostituire la corda (sagola) che serve come guida per i sommozzatori che si immergano nelle cavità, siano esse per addestramento, ma anche nel corso delle operazioni: in quei frangenti avere la "strada segnata" può salvarti la vita. La sagola che era stata messa nella risorgenza di Capodacqua era ai limiti, e andava sostituita. Oggi, almeno in parte, il lavoro è stato fatto, ma resta da fare un tratto: per questo motivo nei prossimi giorni verrà inoltrata una richiesta al Sindaco di Amaseno per interdire parzialmente l'accesso alla grotta per motivi di sicurezza. Spetterà poi all'ente, se lo vorrà, richiedere l'assistenza degli Speleo Sub coordinati da Blanda e Dezzi, per portare a termine il lavoro, previsto in un paio di giorni.



Al termine della mattinata, mentre tutte le attrezzature vengono riposte accuratamente, non possiamo far altro che ringraziare questi "eroi silenziosi": abbiamo conosciuto una realtà nuova, e delle persone splendide: quando ci capiterà di sentire al telegiornale di qualche disgrazia in mare, potremo esser certi che loro sono là, a lottare silenziosamente per noi.

Grazie Danilo, grazie Dario. Grazie ragazzi!



Grazie a plongeesout per la cartina in sezione.

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