Come sono lontani i tempi in cui l'Ufficio Postale era uno dei pochi contatti del cittadino del paese più sperduto con l'Autorità e lo Stato, insieme alla caserma dei Carabinieri.
Ora questa certezza rischia di vacillare: complice la crisi economica e la necessità di tagliare spese e costi a 360°, c'è il concreto pericolo che circa 1000 uffici postali in Italia possano chiudere.
La lista con i 1000 uffici è stata stilata dall'azienda stessa sulla base della produttività, penalizzando in questo modo, ovviamente, i centri più piccoli e con meno residenti. Tra gli altri uffici a rischio chiusura c'è anche quello di Castro dei Volsci, che potrebbe, quindi, a breve, chiudere per sempre i battenti, costringendo gli abitanti a recarsi a Ceccano, Amaseno o Vallecorsa per riscuotere la pensione, ritirare una raccomandata o spedire un pacco.
Il piano di chiusura e razionalizzazione è stato presentato da Poste Italiane all'Agcom, come atto obbligatorio previsto dal contratto di Programma. "Ma alla fine non chiuderemo gli sportelli", spiega l'Amministratore Delegato Massimo Sarmi. "Il nostro intento è trasformarli in centri Multiservizi da organizzare in concerto con gli Enti Locali".
Immediata la reazione dell'ANCI, l'Associazione dei comuni italiani, che chiede di valutare la situazione caso per caso tra Poste Italiane ed enti locali, e dei Sindacati, che vedono nella paventata chiusura di molti uffici un pretesto per tagliare centinaia di posti di lavoro.
Fonte: La RepubblicaEtichette: Massimo Sarmi, Poste Italiane, Ufficio Postale Castro dei Volsci