Si sono appena conclusi due convegni di studio e aggiornamento che l'Associazione Nazionale Specialisti Agenti Fisici (ANSAF) e l'Osservatorio Astronomico di Campo Catino hanno organizzato, con il patrocinio e il finanziamento della Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio, per i 91 comuni della provincia di Frosinone e i professionisti del settore illuminotecnico per illustrare "le soluzioni tecniche per la riduzione dei consumi energetici e dell'inquinamento luminoso".
Promossi dal Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Mario Abbruzzese e con il patrocinio anche dell'Ordine degli Ingegneri di Frosinone e dei Collegi dei Geometri e dei Periti Industriali di Frosinone, gli incontri si sono svolti a Frosinone e Cassino.
Diversi gli interventi, mirati a far conoscere la normativa in materia e ad illustrare le tecnologie più moderne per il risparmio energetico e l'uso razionale dell'illuminazione pubblica: numerosi comuni, ma anche altri soggetti pubblici e privati, non conoscono o non applicano la normativa regionale; in questo modo, secondo stime approssimate per difetto, le pubbliche amministrazioni sperperano, ogni anno, da un minimo del 30% ad un massimo del 60% sul totale dei costi di energia, di gestione e di realizzazione degli impianti di illuminazione. Il solo Comune di Roma, dal 2000 ad oggi ha dilapidato qualcosa come 100 milioni di Euro per il mancato rispetto dei criteri tecnici previsti dalla L.R. 23/2000 del Lazio. Pali in eccesso, potenze esuberanti, sorgenti di luce poco efficienti, sono alcuni dei motivi che, proprio per la scarsa conoscenza, portano gli enti locali a sperperare inutilmente risorse molto preziose.
Tanto per avere un' idea i miglioramenti che avremmo sarebbero : 1) consumi ridotti di almeno il 40%; 2) contrazione delle spese di realizzazione e manutenzione; 3) maggior durata e affidabilità del servizio; 4) riduzione di inquinamento luminoso, dei disturbi visivi alla circolazione e ai cittadini, e di emissione di anidride carbonica.
Un ostacolo a tutto ciò viene tuttavia rappresentato dalla scarsa conoscenza tecnica riscontrata nella maggior parte dei comuni e in molti progettisti ed installatori.
Purtroppo questo assunto è stato confermato e, malgrado la partecipazione di oltre 150 persone e la notevole risonanza data agli eventi, salta agli occhi l' incomprensibile assenza della maggior parte dei comuni della provincia, principali destinatari di questo interessante seminario.
In tempi di tagli e risorse ridotte all'osso, dovrebbero essere interventi come questo ad interessare gli amministratori locali, che potrebbero far quadrare i bilanci mantenendo intatti i servizi: si pensi che per il solo capoluogo ciociaro utilizzare tecniche e metodologie moderne per la progettazione e realizzazione degli impianti di illuminazione pubblica porterebbe a un risparmio stimato di circa 200.000 Euro, che, considerando il totale della provincia arriverebbe tranquillamente a 300.000 Euro, che i comuni potrebbero spendere per servizi ai cittadini.
In sintesi il convegno è stato interessante e di alto livello, quello che resta, però, è la sensazione di una classe politica che diventa sempre più inadeguata alle esigenze della Comunità: leggi disattese, basso profilo, nessuna idea oltre la mediocrità e un clima da declino di una civiltà.
Fonte: Dimmidipiù.Etichette: Associazione Nazionale Specialisti Agenti Fisici (ANSAF), Consiglio regionale del Lazio, Inquinamento luminoso, Mario Abbruzzese, Osservatorio Astronomico di Campo Catino