Don Italo Cardarilli: "Ecco perché la reliquia di San Lorenzo non può essere portata in processione"

Anche quest'anno la reliquia del sangue di San Lorenzo non verrà portata in processione, e tra gli amasenesi c'è qualche mugugno di chi vorrebbe vedere la preziosa reliquia alla testa del corteo religioso per le vie del paese. Don Italo Cardarilli, parroco della chiesa di Santa Maria Assunta coglie l'occasione per spiegare che è impossibile, o quasi, che ciò avvenga. Per far uscire la reliquia servono infatti una serie di permessi e adempimenti burocratici: oltre al benestare del Vescovo, infatti, è necessaria l'autorizzazione del Ministero per i Beni Culturali, poiché il reliquiario è a tutti gli
effetti un'opera d'arte, al pari di un quadro di Caravaggio o una statua di Michelangelo, e l'autorizzazione viene rilasciata solo in casi eccezionali, come è stato il recente pellegrinaggio in quel di Malta di poche settimane fa. Oltre a ciò, nel caso la reliquia dovesse essere trasportata all'esterno della Collegiata di Santa Maria Assunta per un qualsiasi motivo, è necessario stipulare un'assicurazione (per il viaggio a Malta la compagnia assicuratrice è stata la famosissima Lloyd di Londra) che copra tutti i possibili accadimenti che potrebbero portare al danneggiamento o alla distruzione della reliquia stessa: cadute accidentali, atti vandalici, furto, rapina, atti terroristici e addirittura guerre.
La reliquia, nel corso della cerimonia religiosa di questa sera, verrà mostrata al pubblico dei fedeli dal Vescovo Mons. Ambrogio Spreafico dal balcone della chiesa di Santa Maria Assunta, che per la legge e i regolamenti, fa parte delle pertinenze della chiesa e che quindi, tecnicamente, non uscirà dai locali che la custodiscono da secoli.
Tanto vale mettersi l'anima in pace e abbandonare le vecchie tradizioni: veder sfilare la reliquia di San Lorenzo per le vie di Amaseno resterà un ricordo legato al passato.

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