Produzione oleivicola crollata, il comune chiede lo "stato di calamità"

L'andamento climatico degli ultimi mesi, caratterizzato da periodi di siccità e piogge distribuiti in maniera anomala, e una estate fresca e piovosa, sono alla base della scarsa produzione oleivicola di
questa campagna, una delle peggiori che si ricordi. Come segnalato da diversi enti, la produzione di olive nelle province di Latina e Frosinone è crollata del 50% rispetto alle produzioni medie, ed anche la qualità ne ha risentito per il poco prodotto che è stato raccolto.
Dopo una serie di incontri con i principali attori in campo, il comune di Amaseno, con la delibera n° 111 del 27 Ottobre scorso, ha deciso di chiedere a provincia e regione, nonché al ministero dell'Agricoltura, che venga riconosciuto lo "stato di calamità naturale" per l'intero territorio comunale, proprio a seguito delle avverse condizioni climatiche che hanno impedito agli agricoltori amasenesi di raccogliere il frutto del lavoro di un anno, provocando cospicui danni economici all'intera comunità.
Come accennato, gli incontri istituzionali sono iniziati qualche settimana fa, grazie soprattutto all'iniziativa del comune di Ripi, che si è fatto portavoce delle istanze dei molti comuni della provincia vittime della pessima annata meteo, ed ha organizzato riunioni cui hanno partecipato anche organizzazioni di categoria e amministratori provinciali e regionali.
Attualmente ad Amaseno, nella sede di via Madonna delle Grazie, è attivo il servizio organizzato dalla Uimec locale, per raccogliere i dati relativi alla produzione 2014, avere un quadro più preciso della situazione e quantificare il danno subito dalle centinaia di coltivatori della zona.

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