"Non possiamo più tollerare che i Comuni siano vittime di improvvisazioni contabili da parte di uno Stato che non sa più dove prendere i soldi, scaricando il tutto sugli Enti Locali e quindi sui cittadini, parte più debole della catena, facendosi bello dichiarando di abbassare le tasse. La conseguenza di quest’altra assurda decisione, tra l’altro avvenuta in modo del tutto irrituale, con la pubblicazione di tagli "anche se presunti" prima del decreto, a 2 settimane dalla scadenza di versamento dell’IMU, in Comuni come Amaseno che dal 1993 non avevano mai versato l'imposta sui terreni, espone gli Enti ad un quasi certo BUCO di bilancio difficile da coprire e nel contempo rende arduo comunicare in tempi ragionevoli ai cittadini cosa dovranno fare con il rischio di diventare, anche a loro insaputa, MOROSI. Per l’ennesima volta, quindi, i Comuni devono essere gli ESATTORI dello STATO e non Amministratori del proprio Ente. Ci faremo carico di indire una assemblea pubblica al più presto e di estendere questa protesta ai Rappresentanti in Parlamento del nostro territorio".
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