Si inaugura Lunedì 30 Marzo la mostra "Sculture Preziose - Oreficeria Sacra nel Lazio dal XIII° al XVIII° secolo", una importante rassegna dedicata alle opere sacre "minori" del Lazio, quelle custodite in borghi, castelli e chiese fuori dai tradizionali itinerari turistici.
Tra le tante opere che saranno esposte al pubblico anche due delle più pregevoli tra quelle
presenti ad Amaseno: lo splendido reliquiario che contiene l'ampolla col sangue di San Lorenzo martire, un prezioso oggetto frutto della più grande arte orafa del '700: un manufatto pregevole in rame dorato e argento, del peso di ben 12 kg, di chiara impronta berniniana e il Busto in bronzo e argento di San Tommaso Veringerio, misteriosa e semisconosciuta figura di santo della cui vita ben poco si sa, che contiene il cranio del santo.
Proprio a proposito di San Tommaso Veringerio c'è da dire che le poche e frammentarie tracce storiche del monaco cistercense santificato vox populi si esauriscono ad Amaseno e nei dintorni, mentre ben più articolate sono le notizie relative al busto che lo rappresenta e alla abilità degli artigiani che lo crearono, veri e propri maestri del cesello.
Recentemente, grazie all'impegno e alle ricerche di Lara Celletti, Vincenzo Tranelli e Adriano Capua, è stata pubblicata una monografia dedicata al santo, a disposizione di chi volesse approfondire l'argomento e conoscere più a fondo la storia del misterioso monaco.
Tornando alla mostra, che rimarrà aperta fino al prossimo 30 Giugno nel Braccio di Carlo Magno in piazza San Pietro a Roma, è stata curata da Anna Imponente, della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Lazio e da Benedetta Montevecchi, autrice del catalogo edito da Gangemi Editore. Nella prefazione al volume il direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci scrive : "C’è stata un’epoca, che ha visto la bellezza entrare nelle chiese delle città e delle campagne, anche nei luoghi più marginali, anche nei territori più poveri. Non c’era parrocchia rurale, non c’era confraternita di paese che non fosse in grado di offrire al suo popolo una piccola porzione di gratuita bellezza. Magari la bellezza si affidava a un oggetto solo: alla statua portata in processione per la sagra del patrono, all’antichissimo reliquiario di cui parlavano i vecchi dei vecchi e che veniva tirato fuori solo in certe speciali occasioni, per il terremoto o per la siccità, quella preziosa muta in velluto rosso broccato d’oro che i preti indossavano per le feste grandi. Sempre però, in ogni angolo dell’ecumene cattolica, la Chiesa offriva ai suoi fedeli la carità della Bellezza, la Bellezza che riempie gli occhi, scalda il cuore e rimane viva nella memoria."
All'evento di inaugurazione, Lunedì alle 18,00 in Vaticano, anche una delegazione da Amaseno di cui faranno parte il parroco don Italo Cardarilli e il sindaco Antonio Como, entrambi entusiasti dell'importante opportunità che la mostra offre al nostro piccolo paese. "Esporre le nostre pregevoli e amate opere d'arte è un'occasione irripetibile per far conoscere e promuovere Amaseno agli occhi di migliaia di turisti di tutto il mondo, grazie alla visibilità che un polo museale come quello dei Musei Vaticani è in grado di offrire", chiosa il primo cittadino amasenese che annuncia potrebbe esserci anche un'altra piccola e gradita sorpresa per i residenti ad Amaseno, un piccolo sconto sul prezzo del biglietto d'ingresso alla mostra.
Grazie ad amasenoonline per l'immagine
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