Marino Flammini: "un sogno la storica promozione del Frosinone in Serie A"

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando calcava i campi di serie C e D, tra i pali della compagine canarina. Lo incontriamo, Marino Flammini, all'indomani della storica promozione del Frosinone in serie A: uno splendido sessantottenne, il fisico sempre asciutto da atleta, e l'espressione di chi sta vivendo un sogno. Sì, perché il traguardo raggiunto dai Gialloblu appartiene anche a loro, i ragazzi che a cavallo degli anni 60 e 70 del secolo scorso vestivano la maglia del Frosinone. Altri tempi, e centinaia di aneddoti che, visti con gli occhi di oggi, sembrano racconti di un passato remoto.
Non si stancherebbe mai, Marino, unico ciociaro della rosa, di raccontare di quella squadra, della vittoria di quel campionato di serie D a spese degli eterni rivali del Latina, con il record di reti subite (solo 8 gol al passivo) sotto la guida di mister Rambone, subentrato a campionato in corso. Allora la squadra viveva unita tutta la settimana: si mangiava insieme, e gli scapoli pernottavano nelle camere messe a disposizione dalla società in centro. La sera, poi, vietato utilizzare l'automobile: macchine in garage e chiavi depositate in portineria.
Marino Flammini era arrivato al Frosinone direttamente dalla Seconda Categoria, dove militava nella Folgore Amaseno, nella stagione 66-67, rimanendovi per quasi dieci anni, con la sola parentesi di una stagione in prestito al Cori.
Il Frosinone 1970-71. Marino è il primo in piedi a destra
Oggi Marino si occupa di commercio di caffè, anche se il legame con la società è ancora saldo come un tempo, grazie alla scuola calcio ASD Valle Martina di Amaseno, messa su insieme a Giovanni Scarton e Gianluca Panici, affiliata proprio al Frosinone Calcio, per ragioni di cuore, prima di tutto, ma anche per seguire la filosofia della proprietà del patron Stirpe, che punta alla valorizzazione dei giovani della provincia.
Intanto qualcun altro ha ereditato lo spirito sportivo di Marino: la figlia Ambra è una grande pallavolista, in questa stagione chiamata a Potenza in B2 per salvare la squadra dalla retrocessione, ma che ha già ricevuto offerte da squadre di serie B1 e A2.
E' arrivato il momento dei saluti e Marino tiene a ringraziare squadra, tecnici e dirigenti del Frosinone. "Forse ancora non ci rendiamo veramente conto dell'impresa del Frosinone. Io vorrei ringraziare tutti, e ricordare il compianto presidente Benito Stirpe e la sua promessa di qualche anno fa, quando disse che avrebbe portato la squadra in A. Ora che il sogno si è avverato dico che questa è una splendida opportunità, sportiva prima di tutto, ma anche economica, che può far crescere l'intero territorio e far conoscere la nostra provincia in Italia e nel mondo". E' commosso Marino, ripensando a quella squadra di semi professionisti di 45 anni fa, quando la serie A era solo un sogno. Ora è realtà.

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