Un successo l’evento sulle politiche agricole organizzato dall’assessorato alla cultura del comune di Villa Santo Stefano, finanziato dalla Comunità Montana e fortemente voluto dal sindaco Giovanni
Iorio e dall’addetto stampa del comune di Santo Stefano, Lara Celletti. I lavori sono stati aperti da Franca Colonia, appunto assessore alla cultura, che ha iniziato la “lunga maratona agricola”, facendo gli onori di casa agli ospiti insieme al sindaco: “Questo è il primo convegno che organizziamo per le politiche agricole, ma il concetto portante di questa nostra iniziativa è la cultura dell’agricoltura”; la lunga kermesse è iniziata con lo storico Gioacchino Giammaria e Tommaso Cecilia, che hanno curato la parte storica e soprattutto hanno parlato delle tradizioni legate a questo animale mansueto e forte, tipo la giostra della bufala.
La parte politica nell’intervento di Mauro Buschini, consigliere regionale con delega al bilancio; in sala i sindaci, Antonio Como di Amaseno, Adriano Lampazzi di Giuliano di Roma e Torriero presidente della XXI^ Comunità Montana.
"Grazie ad interventi di questo tipo sarà potenziato un settore - ha spiegato Mauro Buschini – che con il nuovo PSR può rappresentare il punto di svolta per le politiche agricole del nostro territorio. I dati del vecchio PSR dimostrano come la provincia di Frosinone abbia beneficiato di finanziamenti, in maniera anche maggiore rispetto alle altre Regioni del Lazio, grazie a 110 milioni che hanno interessato oltre 2500 soggetti. Soldi che stavano per tornare in Europa e che l’amministrazione Zingaretti ha recuperato e destinato ai territori. La Valle dell’Amaseno ha sfruttato le possibilità che la Regione ha offerto e, grazie ad amministratori preparati, si è da qualche anno organizzata come sistema economico ed istituzionale e spesso i sindaci rispondono ai bandi della regione in maniera coordinata: fare sistema oggi è fondamentale ed i risultati per la valle dell’Amaseno dimostrano che l’aggregazione tra enti è fondamentale per sfidare e combattere la crisi. Oggi, appunto, dobbiamo lavorare per un nuovo modello di sviluppo dell’agricoltura puntando sulla semplificazione amministrativa, sulla sostenibilità ambientale, sulla qualità dei prodotti e sulle politiche di filiera. Per la nuova programmazione dello sviluppo rurale 2014-2020, il Lazio avrà a disposizione 780, 77 milioni in più rispetto alla precedente, che saranno destinati a realizzare progetti concreti per migliorare la qualità della vita dei territori rurali. Vogliamo migliorare la competitività attraverso un utilizzo efficiente delle risorse, stimolando l’innovazione e la promozione, fondamentali per competere nel mercato. Economia ed occupazione sono le priorità, pensiamo soprattutto ai giovani, attraverso aiuti fino a 70.000 euro per l’avvio di start-up agricole, il Lazio e la provincia di Frosinone si fanno trovare pronti".
Davvero di grande spessore il parere dato dal vetrinario Giovanni Turriziani, che da anni si occupa in termini clinici di azione e prevenzione, In sala Gianni Boni, ex sindaco di Amaseno e promotore di tante iniziative in favore dell’agricoltura, l’imprenditore Rocco De Giuli che trasforma il latte dei suoi allevamenti in favolose mozzarelle e formaggi stagionati, invece l’assessore all’agricoltura del comune di Villa, Giulio Leo ha chiesto a Sonia Ricci se anche i piccoli allevatori possono accedere ai finanziamenti e l’assessore della Regione Lazio che ha presieduto per buona parte il convegno nel suo lungo discorso ha enucleato tutti i punti fondamentali di queste azioni di sviluppo.
"Politiche di filiera, sviluppo integrato dei territori , ingresso dei giovani in agricoltura, sono le priorità del nostro sviluppo rurale che guiderà l’agricoltura del Lazio nei prossimi sette anni. La nostra programmazione ha cambiato rotta - ha detto Sonia Ricci – non è uno slogan ma la chiave di lettura di quanto abbiamo prodotto in questi mesi, insieme agli attori dei vari territori, per costruire il nuovo PSR approdato a Bruxelles. Il nostro obiettivo è quello di dare vita ad un modello di agricoltura ricco di specificità, tradizioni e qualità, che sappia mantenere le connessioni uniche con la storia, la cultura ed il paesaggio. L’agricoltura c’è, l’Impresa c’è e le istituzioni ci sono. Insieme faremo una grande regione agricola che aiuterà a mantenere l’ambiente, il territorio ed una qualità del cibo molto alta. Non solo l’agricoltura non è considerata la cenerentola dello sviluppo, ma è un settore fondamentale per far ripartire la Regione. Questa nuova programmazione è una splendida avventura"
Tra i tantissimi interventi in scaletta anche l’ing. Salvatore Rinna che ha raccontato ai presenti la sua lunga avventura imprenditoriale. Tecnicamente impeccabile e davvero di pregio l’intervento del dottor Michelino Ercolino, agronomo, che con dati e numeri ha dimostrato ai presenti la potenza di quello che possiamo tranquillamente chiamare indotto del latte. Il dottor Ercolino ha elaborato anni ed anni di dati e tabulazioni proprio per dimostrare, numeri alla mano, la forza di un settore fiorente.
Nella cartella stampa della manifestazione è stato inserito il giornale scolastico dell’Istituto Comprensivo, con articoli scritti dalle classi della secondaria di primo grado di Villa Santo Stefano. Un contributo dal giovane Di Cosmo con i suoi progetti target Camera di Commercio ed il nutrizionista Lorenzo Banchelli. Straordinaria la degustazione organizzata dal caseificio di Villa Santo Stefano, antica cascina del colle di Bonomo. Torniamo alla parte tecnica, i numeri? Un volume di affari di 30 milioni di euro annui che ruota intorno al latte nella Valle dell’Amaseno. Questi i numeri della filiera corta diramati per la prima volta, sempre dal dottor Ercolino anche nel corso del convegno che si è tenuto ad Amaseno lo scorso 24 giugno.
Grazie all'assessore Franca Colonia per le immagini.Etichette: AgriCultura, filiera bufalina, Franca Colonia, Giovanni Iorio, Mauro Buschini, Michelino Ercolino, Salvatore Rinna, Sonia Ricci, Villa S.Stefano