Acqualatina, approvato il bilancio ma è scontro tra i comuni e il socio privato

E' stato approvato il bilancio di Acqualatina, la società che gestisce il servizio idrico dei comuni della provincia pontina (tranne Campodimele) oltre a Nettuno ed Anzio in provincia di Roma e Amaseno, Vallecorsa, Villa S.Stefano e Giuliano in
provincia di Frosinone, grazie ai voti del socio privato e dei comuni di Fondi, Sperlonga, Gaeta, Anzio, Giuliano di Roma, Monte San Biagio, Rocca Massima e Vallecorsa.
L'assemblea ha altresì sancito la spaccatura tra i comuni e il socio privato per le note vicende relative a un finanziamento di 114 milioni di Euro che la Depfa Bank concesse nel 2009 ad Acqualatina, ottenendo in pegno le azioni detenute dai comuni di Sperlonga, Sonnino, Cisterna, Lenola, Minturno, Terracina, Fondi, Santi Cosma e Damiano, Sabaudia e Latina.
L'istituto bancario con sede a Dublino ha comunicato ai comuni interessati la propria intenzione di far valere le proprie ragioni sussistendo, per la banca, quell’"evento rilevante potenziale" che consente alla stessa di far valere in proprio e per conto dei creditori garantiti le clausole del contratto di finanziamento in base alle quali i diritti di voto dei soci costituenti potranno essere esercitati dalla banca stessa, facendo venir meno, in sostanza, il principio secondo cui il legislatore ha previsto che debba essere il socio pubblico a detenere la maggioranza delle azioni.
Dopo il documento votato all'unanimità dalla conferenza dei sindaci per il ritorno alla gestione pubblica del servizio idrico, quindi, la situazione è in una fase di stallo, eventuali novità potranno arrivare dal prossimo incontro tra i sindaci in programma l'11 Ottobre.

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